recensione di Mauro Giori
Sweat: un atleta gay che da grande pascolerà le vacche a "Brokeback Mountain"
Questa serie australiana, ambientata in una scuola per atleti di ogni genere che aspirano al professionismo, segue i suoi sportivi adolescenti nei loro allenamenti quotidiani e, anche più, in ciò che ruota loro attorno (specialmente gli spogliatoi: la serie gioca parecchio sull'esibizione del corpo ad uso e consumo delle/dei teenager cui il prodotto è destinato). Gli atleti sono altresì seguiti, in quanto adolescenti, in tutte le difficoltà della crescita, tra dubbi sul futuro, difficoltà relazionali, tormenti sentimentali, e così via.
La confezione è piuttosto smorta e il ritmo spesso langue, ma talora vengono affrontati argomenti decisamente poco consueti tra le serie adolescenziali di ambito scolastico.
È il caso dell'omosessualità (rivelata nella nona puntata) di uno dei protagonisti, Snowy (interpretato da Heath Ledger, che ha poi fatto carriera a Hollywood ed è divenuto famoso soprattuto grazie a I segreti di Brokeback Mountain). Dopo aver difeso un ragazzo gay da un gruppo di bulletti, per sedare le voci della sua presunta omosessualità Snowy si decide a chiedere a una delle ragazze della scuola di uscire con lui. Ma dopo un goffo tentativo di bacio, Snowy scappa in camera a piangere. Per giustificare la sua condotta non può fare altro che uscire allo scoperto. La puntata successiva si concentra sulla crisi del personaggio, che medita di lasciare la scuola, soprattutto dopo che Danny, il suo migliore amico nonché compagno di allenamenti e di stanza, inizia a maltrattarlo e si trasferisce in un'altra camera. Ma quando i due si decidono ad affrontare l'argomento, si scopre che Danny non è omofobo, ma è semplicemente offeso dal fatto che Snowy non si sia mai confidato con lui. Una volta che i due si sono chiariti e riappacificati, per Snowy la situazione migliora, e nella sedicesima puntata ha anche un appuntamento con un altro ragazzo.
Il trattamento del personaggio gay è decisamente innovativo e in anticipo sui tempi, tanto per ampiezza, positività di toni e varietà di sfumature, quanto per la scelta di farne un personaggio fisso e protagonista in una serie pomeridiana su adolescenti per adolescenti.
Sweat ha avuto vita troppo breve per poter garantire al personaggio ulteriori sviluppi, e troppo scarsa circolazione per poter esercitare una qualche influenza sulla diffusione della tematica nelle serie televisive (di certo è arrivata in Germania e in Italia, sulla rete satellitare RaisatRagazzi). A nuocergli è stata soprattutto l'eccessiva similarità dei personaggi e dei loro drammi, e la monotonia delle situazioni ricorrenti, che non lasciavano spazio a variazioni sufficienti ad allungare troppo il brodo.