recensione diGiulio Maria Corbelli
Omofobia ai cessi pubblici
Sesso nei cessi. Ecco di cosa parla questo libro. Ma da un particolare punto di vista. Quello degli inservienti (etero, anzi giamaicani, cioè uno dei popoli più machisti del mondo) che lavorano nella toilette pubblica eletta a luogo preferito di incontro da una folta comunità di omosessuali. O di “rettili”, come li chiamano Mr. Reynolds, Ez e Jason, i tre uomini che assistono agli incontri mentre spazzolano e lucidano le piastrelle della latrina.
Scandalizzati dalle sconce abitudini degli avventori, e soprattutto sollecitati dalla solerte amministrazione centrale in vena di moralizzazione, i tre si divertono a scoraggiare gli incontri diffondendo un clima di terrore tra gli uomini, soprattutto sposati in vena di levarsi il capriccio, che usano la toilette per scopi diversi. Ma il calo vertiginoso degli incassi suggerirà maggiore tolleranza.
Una sorta di fiaba leggera, godibile, su come a volte il potere economico degli omosessuali sia più potente dell'intolleranza.