recensione diGiovanni Dall'Orto
Gocce. Antologia italiana di fumetti in stile boys' love [2002]
Meno riuscita rispetto agli altri albi della stessa serie, quest'antologia (curata da Veruska Sabucco) ha un po' l'aria del bidone degli avanzi, per il carattere eterogeneo e la qualità ineguale dei contributi. Che vanno dal molto professionale al dilettantesco (in particolare "Rock guys" che ha il sapore ma anche la qualità bassina bassina della "fanzine"), e dal racconto al fumetto alla tavola singola.
Confusionario nelle attribuzioni (le trovate in quarta di copertina: mooolto originale!), l'albo ha come filo conduttore la passione omosessuale e soprattutto l'erotismo gay pensato principalmente per donne eterosessuali.
Purtroppo le vicende sono penalizzate dalla brevità dello spazio concesso.
Interessante il confronto, reso possibile dalla compresenza, a fianco a fianco, di storie scritte da donne eterosessuali e da uomini gay: la tipologia fisica stessa è completamente diversa, dall'estremo del primo racconto (corpi e visi molto effeminati, occhioni enormi e languidi, in guazzetto) di Barbara Apostolico e Claudia Lombardi ("Le peruggine") a quello delle ultime tavole (il delirio sadomaso ed ipermacho di Roy Klang).
Il contrasto è ben sintetizzato nel racconto di Massimo Basili, che attribuisce un aspetto "tradizionale" e maschile all'amante adulto, e a quello più giovane rifila un aspetto (chiaramente esemplato sui fumetti giapponesi) tanto femminile che si comprende che lei è in realtà un lui solo perché l'antologia ha per tema storie gay maschili...