recensione diGiovanni Dall'Orto
Kizuna 2
Il primo è un lungo "antefatto" a quanto contenuto nel volume precedente.
Vediamo Kei e Ranmaru che s'incontrano alle scuole medie, il rozzo ma efficace corteggiamento di Kei, il modo in cui Ranmaru riesce a far entrare Kei nella sua vita coinvolgendolo (riluttante) nella sua passione per il kendo, la morte della madre di Kei (che solo a questo punto gli rivela chi sia suo padre), e tutta una serie di altri dettagli di questo tipo.
Apprendiamo pure che l'incidente d'auto che ha subito Ranmaru ha avuto quell'esito solo perché lui ha spinto via dalla traiettoria il suo amato, rimanendo colpito al posto suo e di conseguenza paralizzato sul lato destro del corpo.
L'autrice ha voluto creare una puntata ad alto tasso di romanticismo e a minor tasso di sesso e, sia pure con tutte le esagerazioni del fumetto strappalacrime, ci è riuscita. Ha così ben descritto il ribollire di emozioni successive all'incidente, con Ran che si vergogna del suo corpo ferito, e Kei che riesce a rassicurarlo del fatto che il suo amore non dipende dal corpo, e che continua ad amarlo. Dando a Ran la motivazione per applicarsi alla riabilitazione con energia fanatica. Il racconto si chiude in effetti con Ran sorridente, che riesce a muovere i primi, incerti passi, da solo, verso Kei. Nonostante certe pagine zuccherose, a mio parere questo tentativo di rendere l'aspetto idealmente romantico della storia fra i due ragazzi è ben riuscito e, soprattutto, godibile.
In appendice un secondo fumetto, "Fiorire in solitudine", che concentra tutto il sesso e tuta la violenza avanzata dalla vicenda principale... Un giovane malvivente, innamorato di Masanori Araki, uccide per gelosia la sorella, che ha una relazione con Masa. Non contento, rapisce Kai Sagano, perché pensa che sia stato lui a "portargli via" Masa, e lo stupra. Buona parte del fumetto si compiace nella descrizione di questo stupro.
Masa irrompe sulla scenda, e dopo un breve duello (ovviamente a torso nudo) uccide lo stupratore. Che muore dichiarandogli il suo amore e baciandolo.
Personalmente trovo che qui i confini tra camp e kitsch siano stati ampiamente superati. Ma io non sono una ragazzina giapponese con la passione per il sesso gay, il bondage e l's/m, quindi...
Il tratto del disegno è finalmente all'altezza delle aspettative. Anche se è ridicolo che le prime tre pagine inizino coi due ragazzi coi capelli neri, e solo a pagina 4, cambiato disegnatore, improvvisamente Ran imbiondisca...