recensione di Massimo Basili
Happy Boys
Dopo il successo della rivista di fumetti erotici Blue, la Coniglio editore ci prova anche coi fumetti gay, mandando nelle edicole e nelle librerie una rivista antologica che vorrebbe essere la prima di una lunga serie. Nessun intento esaustivo, da parte dei curatori (tra i quali troviamo ancora una volta l’infaticabile Valeriano Elfodiluce), quanto l’intenzione di ingolosire i lettori con assaggi di autori più o meno famosi, inframmezzati a una breve panoramica sulla storia del fumetto gay, alcune recensioni e un eccitante racconto scritto del giovane scrittore cubano Alejandro Torreguitart Ruiz. Si comincia con il primo episodio di WOW del prezzemolino Marco Albiero, piuttosto insignificante; si prosegue con le strip della celebre Roberta Gregory, divertenti ma dal tratto piuttosto indigesto. Racconti lesbici anche per la quasi esordiente Mabel Morri e per la veterana Patrizia Mandanici. Piatto forte della rivista sono però le storie, strepitose quanto diversissime tra loro, dei maestri Fabrice Neaud, Ralf König , Howard Cruse e della coppia Hanson&Neuwirth,
Ispido, a volte sgradevole, anche stavolta Neud ci colpisce allo stomaco e al cuore con un bell’estratto dall’ultima parte del suo Journal - del quale in Italia abbiamo visto tradotta soltanto la prima parte, sei anni fa - discettando di vicini bigotti, predatori sessuali, pornografia didattica.
Sempre spassose le storie di König, celebre autore di Konrad e Paul, anche se per una rivista di fumetti gay ci saremmo aspettati la scelta di tavole a tema esclusivamente gay.
Eccezionale, invece, la preferenza accordata su Cruse, fumettaro americano creatore di Gay Comix, che ci regala un malinconico quanto divertente soliloquio interiore di un giovane gay newyorchese che va per locali il sabato sera.
Peccato aver dedicato solo quattro pagine alle tavole dei celeberrimi, negli States, Chelsea Boys del duo Hanson&Neuwirth: dopo aver letto le tragicomiche peripezie del tenero Nathan e della favolosa Supa Diva, drag-eroina dalle zeppe fotoniche, vien voglia di costringere la Coniglio Editore a tradurre all’istante l’intera serie!