recensione diMauro Giori
Piume di struzzo
Sebbene la satira del film sia tutta diretta contro la coppia benestante formata dal senatore e dalla moglie, e sebbene il personaggio più irritante del film sia senza dubbio quello del figlio egoista, riproporre oggi le stereotipate figure di omosessuali del Vizietto lascia un po’ sconsolati, quando va bene indifferenti. Certo non si può negare che Nichols sappia come si dirige una commedia, ma le mossette di Robin Williams, sempre più uguale a se stesso, e - meno - di Nathan Lane, riescono stucchevoli e vengono da un repertorio esaurito che i due attori non sanno reinventare. Qualche battuta velenosa riaccende di tanto in tanto l’interesse, certo più dei soliti accondiscendenti, patetici, bambocciosi discorsetti policatamente corretti sulla varia "umanità" dei gay.