Le premesse (certi ribaltamenti delle prospettive e dei ruoli più consueti attribuiti ai personaggi etero e gay) sono più interessanti del risultato finale, semplicistico (specialmente nella guarigione del terzo amico, che in effetti si rivela un sotto-plot sostanzialmente inutile) e poco convincente. La psicologia dei personaggi è ritratta con discreta abilità e non senza qualche tocco umoristico, ma l'insieme tiene male, il ritratto generazionale è scontato, il pessimismo di maniera.