recensione diStefano Bolognini
L'omosessualità è una nevrosi
Caprio in questo testo cerca di spiegare alle coppie eterosessuali come essere felici a letto.
Il saggio parla ampiamente anche di omosessualità, in prospettiva psicoanalitica.
L'omosessuale è un malato da curare (anche con l'autoipnosi!), un nevrotico, un pusillane. L'omosessualità dipende principalmente dall'educazione; il fenomeno del mammismo aumenta l'incidenza dell'omosessualità.
Il testo risulta in alcuni tratti addirittura offensivo, come a p. 26: "L'educazione accademica non è indicazione di maturità sessuale. Molti omosessuali, ad esempio, hanno un titolo universitario".
Il libro pare scritto ad occhi chiusi, tanto banalizza sia la felicità coniugale a letto che l'omosessualità.
Anche gli eterosessuali dovettero guardarsi da La vera felicità sessuale, che a pag. 141 invitava le donne a non respingere mai i propri mariti: "una moglie che respinge troppe volte il marito può farlo diventare impotente".
Caprio, omofobo, maschilista e cattolico, concludeva sull'omosessualità a p. 208: "L'omosessuale notorio può aver letto tutto sull’omosessualità, eppure non riuscire a convincersi che l'omosessualità è una nevrosi. O se è disposto a ammettere che gli omosessuali sono dei malati, può preferire ugualmente di restare omosessuale".