recensione diDaniele Cenci
Quanti padri di famiglia... vanno a marchette?
"Vita e peripezie di un prostituto intelligente" recita il sottotitolo di questo memoriale romanzato, spiazzante, ricco di humour e letterariamente elaborato: tanto da desumere che l'autore che si cela sotto pseudonimo faccia il verso alla voga degli instant-book e dei "diari" dedicati ai mignotti.
Un'affabulazione che a tratti richiama i dialoghi sadiani de La filosofia nel boudoir e l'eloquio maniacalmente "gossipparo" delle narratrici di Salò o Le 120 giornate di Sodoma, ma anche gli intricati plot di certa pornocinematografia gay.
Picaresco e crudele al tempo stesso, disincantato e a tratti arrendevole, il nostro sex-worker impara presto ad assecondare i complicati fantasmi dei suoi insospettabili clienti, a riscaldare la loro solitudine, a smorzare i loro deliri d'onnipotenza: tanto che il libro, disseminato com'è di consigli e annotazioni estremamente divertenti, assume a tratti il profilo di un "Galateo del perfetto battone"...