recensione diGiulio Maria Corbelli
Storie da giovani per giovani
Dopo Gli svergognati la giornalista Delia Vaccarello torna con un libro-inchiesta ricco di testimonianze ed esperienze. Questa volta indirizzato ai giovani. Anzi, giovanissimi. Sono storie di adolescenti quelle raccontate dalla Vaccarello in questo volume, a cui si alternano le riflessioni della autrice condotte anch'esse con linguaggio e stile mirato a conquistare il pubblico giovanile.
Esiste l'anima gemella? Eterosessuali si nasce? Come e quando si scopre di essere omosessuali? C'è un modo per capire se siamo davvero innamorati? Queste sono alcune delle domande che il libro cerca di indagare, sforzandosi di non fornire risposte pronte ma di spingere a riflessioni autonome i giovani lettori. Il tentativo della Vaccarello è di sollecitare questi approfondimenti partendo da un lato da storie esemplari, dall'altro dai suoi stessi suggerimenti. Il percorso è didatticamente illustrato sin dalla premessa arricchita da un elenco di domande che molti giovani hanno posto all'autrice nel corso degli incontri da lei stessa condotti nelle scuole e nelle librerie e completata anche da una "Avvertenza ai brizzolati" che vuole dare una "piccola dritta" ai lettori appartenenti a un età che non corrisponde a quella di coloro per i quali è scritto il libro. Dopo la premessa si snocciolano le storie: quella di Michela che racconta di come si è avvicinata ai ragazzi e di come sua zia le ha parlato per la prima volta in maniera non dispregiativa dell'omosessualità; poi quella di Giulio, 18 anni, alle prese con le prime pulsioni inconfessate verso i suoi compagni di classe; quella della sedicenne Lucetta incapace di definire la propria sessualità e quella di Adele e Omar, etero la prima gay il secondo, legati da uno strettissimo legame che va oltre l'amicizia. Parla anche un ragazzo etero, Marco, l'unico che si sia reso disponibile ad aprirsi per raccontare la sua storia e di come si sia trovato innamorato di una ragazza bisex. Insomma le storie dei ragazzi costituiscono un interessante panorama di vicende legate all'età adolescenziale e ai tentativi non sempre sereni di conoscersi e scoprirsi. Un po' più pesanti risultano le riflessioni dell'autrice tra una storia e l'altra; ma forse il giudizio è legato al fatto che non abbiamo l'età giusta per apprezzarli.