recensione diDaniele Cenci
Uomini per uomini
"Omoerotismo e omosessualità maschile nella storia della fotografia dal 1840 ai nostri giorni": 350 scatti, che includono anche sfiziosi 'tableaux vivants' di anonimi.
Tre blocchi in cui l'autore scandisce il suo enciclopedico sondaggio nel nudo e nell'eros virile.
Tra rimozione ed emancipazione, scorrono malinconiche le immagini di un desiderio declinato secondo molteplici gamme cromatiche: i 'liquidi' ragazzini di Thomas Eakins, i carusi e i guaglioncelli proletari proiettati in scenari bucolici dai pionieri von Gloeden, von Plüschow e Galdi, i fantasmi di Holland Day, le sculture di carne di Townsend, i surreali incantesimi di Platt Lynes, l'insuperata magia di Herbert List.
E poi il sesso sceneggiato "in costume" o uniforme dagli ingenui 'manzi' delle riviste di 'cultura fisica' ("Athletic Model Guild", "Physique Pictorial"), avanguardie che non si piegano ai poteri omofobi negli anni '50/'60.
Per finire con le provocazioni di Mapplethorpe, le poesie visuali di Duane Michals, le plastiche bellezze di Sarfati, le mitologie maschili della fotografia di moda (Herb Ritts, etc.), l'inferno metropolitano di Arthur Tress, i teatri onirici di Tobias e Saudek.
Esaustive le cronologie che accompagnano gli undici capitoli, in cui si evidenziano avvenimenti, cult-books & cult-movies che hanno segnato la storia e le 'sottoculture' glbt.