Narrazione autobiografica delle vicende di un ragazzo che a Roma scopre allo stesso tempo le notti della "dolce vita" degli anni Cinquanta, e le proprie tendenze di omosessuale e travestito.

Racconta numerosi pettegolezzi, anche di tipo omosessuale.

La vicenda, già raccontata più volte nei libri precedenti, qui mostra ormai la corda, e la narrazione appare stanca e strascicata (e Stajano mi ha in effetti confessato di aver scritto il libro su commissione per un editore "sexy" e "solo per soldi").