recensione diGiovanni Dall'Orto
Prospero Farinacci. Una biografia.
Chi facesse ricerche sulla storia dell'omosessualità incontrerebbe spesso il nome di Prospero Farinacci, "giureconsulto", avvocato, ministro della giustizia dello Stato Pontificio, ma soprattutto autore d'una sintesi del Diritto che per un secolo e mezzo divenne la "bibbia" di chiunque masticasse legge.
Ovviamente nelle sue opere si parla a lungo e approfonditamente di sodomia e sodomiti, e con tono decisamente spietato.
Peccato solo che Farinacci stesso fosse "sodomita", come rivela un processo che dovette subire nel 1595 per aver sodomizzato un sedicenne, Berardino Rocchi. Della vicenda ho già detto qui, pertanto non vi insisterò oltre.
Questa biografia accademica (e come tale priva di abbellimenti, nonché molto asciutta e puntuale) che Niccolà Del Re ha scritto sul Farinacci, affronta il processo per sodomia alle pp. 23-25, sottolienando come l'accusa si fosse rivelata infondata e il ragazzo avesse ritrattato.
In realtà leggendone gli interrogatori emerge come il Farinacci (autentica personalità criminale, al punto che oggi sarebbe degno di far parte del Governo italiano) non avesse risparmiato nulla - minacce, abusi di potere, subornazione di testi - per ottenere quel risultato... ma tant'è, una sentenza è una sentenza.
Anche se poi, alla fine, palesemente non fidandosi del buon fondamento di tale assoluzione, si ritenne più prudente far concedere dal papa un'amnistia, il cui verboso testo latino in duplice redazione è (con zelo tutto accademico) pubblicato in calce al saggio, alle pp. 111-118.
La versione originale di questo studio apparve nel 1975, e a quei tempi di "gay studies" non si era nemmeno iniziato a parlare.
Le tre pagine che Del Re dedica alla vicenda sono quindi asciutte, distaccate, e forse un tantino infastidite. L'autore non ha palesemente nessun desiderio di scavare nell'episodio per vedere se riesce grazie ad esso a capire meglio il suo personaggio.
Ma non per questo ha taciuto o censurato quanto risultato dalle sue ricerche.
Diciamo che Del Re è in parte scusato dal fatto che il processo per sodomia fu solo una fra le mille cause criminali che costellarono la vita di Farinacci, e che lo studioso lo cita mentre sta pazientemente elencando tutti i reati, crimini e soprusi commessi dal suo dottissimo giurista.
Quindi la vicenda non "spicca", come avrebbe invece fatto nella biografia d'un personaggio immacolato.
Aggiungiamo però che altri studiosi che hanno affrontato in epoca più recente gli stessi archivi criminali usati da Del Re si stanno dimostrando meno rigidi, e riescono a tirarne fuori un quadro più ricco della mentalità dell'epoca.
Non sto accusando Del Re di censura: anzi, alle pp. 44-45 egli tratta senza nessuna remora anche del processo per sodomia contro monsignor Canale. Però anche qui senza approfondire.
È solo che qualche anno fa si usava fare così.
Peccato.
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Ciò detto, al di fuori del campo del nostro argomento, quest'opera è una miniera di dati, anche inediti, su Prospero Farinacci, e risulterà utile a chiunque in futuro vorrà studiare questo bizzarro personaggio: sia per quel che severissimamente scrisse contro i sodomiti, che per quel che indulgentissimamente fece in quanto sodomita...
Ultimo avviso: questo è un testo accademico, rivolto ad altri studiosi e non al pubblico generale... quindi non traduce mai i documenti in latino, che cita a piene mani nel testo originale.