recensione diGiovanni Dall'Orto
Dick master
Fumetto erotico (in b/n) d'ispirazione leather e s/m.
La parte migliore di questo fumetto è data dal bel tratto del disegnatore (milanesissimo nonostante lo pseudonimo) e dalla riuscita parodia, in chiave "a luci rosse", dei cartoni animati giapponesi di fantascienza anni Ottanta, tipo Ufo robot e Goldrake, nei quali immensi robot teleguidati si scontravano per la salvezza della Terra. Qui al posto dell'"alabarda spaziale" abbiamo il "fallo di sfondamento", ma l'idea è quella...
Cattivi alieni falliformi attaccano la Terra, che viene salvata da Dick Master alla guida del solito robot (ovviamente in piena divisa leather), e dal suo alleato Jim Magnum, dalle fattezze e dai gusti sessuali ursini.
Il cattivo di turno, invece, ha i tratti di un travestito. "Ovvio", no?
La parte meno riuscita consiste invece nell'ossessione fallica decisamente eccessiva, che vorrebbe essere umoristica ma finisce per essere solo goliardica e da caserma: animaletti alieni a forma di fallo, il cattivo di turno con la testa, letteralmente, nella suddetta forma, e sempre con la debita gocciolina o bava che fuoriesce in abbondanza dal punto anatomicamente corretto. Parlare di "maschilismo", in questo universo fantastico in cui letteralmente non appare una sola donna, è decisamente appropriato.
Peccato, perché la mini-saga di questo eroe spaziale dal muscoloso corpo da dio (severissimo "master" conteso da innumerevoli "slaves" sempre nudi e sempre pronti a qualsiasi pratica sadomaso del suo repertorio, decisamente assai vasto) se condotta con mano più leggera avrebbe dato un risultato più godibile, evitando che la satira sbavasse nel grottesco. Il ritmo è quello giusto, la mistura fra scene di sesso e scene di azione è equilibrata, le gag sono spesso riuscite e fanno ridere. C'era allora davvero bisogno di fare il verso ai fumetti da caserma degli anni Settanta piazzando ghirlande di ca... ehm, di falli dappertutto? Misteri della psiche gay...
Ovviamente il fumetto non è per le anime candide che fremono alla vista di un disegno erotico. Per quelle c'è già Heidi.