Nonostante il grande successo internazionale, in Italia i fumetti di Ralf König sono arrivati distillati col contagocce, pubblicati poco e male da varie case editrici. A queste si aggiunge Kappa Edizioni, apparentemente intenzionata a fare meglio delle altre proponendo in un unico volume un'opera del 1999, davvero imperdibile.

Super Paradise è una storia piuttosto articolata e molto malinconica rispetto al tono giocosamente irriverente al quale eravamo abituati. Non più un'antologia di brevi siparietti comici da una pagina, dove la gag è d'obbligo, ma un'avventura strutturata in capitoli dove si mescolano con sapiente montaggio la cronaca del presente con la rievocazione del passato, ricordi, divagazioni filosofiche e antropologiche, fantasie erotiche e amorose.

Il protagonista assoluto della vicenda è Paul, membro inquieto e particolarmente scopereccio della rodata coppia Conrad&Paul, della quale König ci racconta da un paio di decenni avventure e sventure. Sono il paradigma di un matrimonio gay come tanti, e lo sguardo di König è spietato nel demolire non solo i pregiudizi etero sui froci, ma soprattutto nello smitizzare i cliché ai quali ci aggrappiamo per far funzionare la traballante comunità gay d'occidente, come la coppia aperta, le darkroom, il turismo sessuale, le campagne per il sesso sicuro, i gay pride&

Conrad e Paul sono in crisi: gli appetiti sessuali di Paul sono sconfinati ma poco compatibili con l'indole pantofolaia del mite Conrad. I due fanno vacanze separate, e Paul approda a Mykonos con alcuni amici: "Due settimane, e non siamo MAI andati al museo archeologico&". Sesso sicuro, almeno? Neanche per idea, e dopo aver presenziato al funerale dell'amico Klaus, morto di Aids, Paul si decide a fare il test. Che è positivo, e che lo costringe a riflettere sul sesso, sulla vita e sulla morte, aiutato in questo da Herbert, innamorato di lui e anch'egli sieroconvertito. Avevamo assistito a personaggi dei fumetti che invecchiavano o si sposavano, ma mai che scoprivano di essere sieropositivi! Onore al merito al coraggioso König, dunque, che racconta di sé attraverso il simpaticissimo Paul (König ha rivelato la propria sieropositività), sdrammatizzando abilmente temi altrimenti indigesti. Da segnalare la tragicomica scena che vede Paul assistere alla telecronaca delle conseguenze di un bombardamento: tra carestie ed epidemie di colera, famiglie distrutte e feriti agonizzanti il cronista fa notare come tutto ciò sia parecchio più insostenibile della sieroconversione di un omosessuale in un paese ricco come la Germania&