recensione diMauro Giori
Kevin Hill
Come ogni serie tv legale che si rispetti degli ultimi anni, anche Kevin Hill si è presto occupata di omosessualità.
Nella quinta puntata (intitolata come il film biografico dedicato a James Whale, "Gods and Monsters") l'eroe della serie, il brillante e ricco avvocato di successo Kevin, deve occuparsi del caso di un famoso giocatore di hockey licenziato per i suoi comportamenti un tantino violenti in campo e fuori. Durante il processo, proprio quando stanno vincendo, il giocatore decide di ritirare la denuncia nei confronti della proprietaria della squadra, una donna senza scrupoli. Kevin scopre così che il giocatore è ricattato dalla donna, che è a conoscenza della sua omosessualità. L'uomo teme che se si venisse a sapere che è gay finirebbero sia la sua carriera, essendo l'hockey sport macho per eccellenza, sia il suo matrimonio. Tuttavia dopo un breve discorso di Kevin si lascia convincere a fare coming out in aula e ad affrontare le conseguenze della sua scelta, portando a termine la causa.
Gli intenti, come si evince dalla semplice trama, sono più che onesti, ma purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza delle ambizioni e si rivela incapace di approfondire a sufficienza la psicologia dei personaggi, lasciando scelte e conseguenze a uno stato di risibile abbozzo che le rende decisamente poco credibili. È il caso del lieto fine: al coming out del giocatore (cui si arriva improvvisamente dopo che la sua decisione appariva irrevocabile) tutti reagiscono benissimo e diventa improvvisamente un eroe per tutti, moglie e figlio compresi.
La sceneggiatura non brilla nemmeno nel breve confronto tra Kevin e George, il ragazzo gay che ha assunto per accudire il bebè da crescere con cui si ritrova improvvisamente dopo la morte di un amico e che proprio in questa puntata si trasferisce temporaneamente a casa sua. Confronto che dovrebbe aiutare Kevin a comprendere meglio il caso (e i gay) e a risolverlo nel migliore dei modi.
George rimane un personaggio fisso (benché minore) in tutta la serie, e rappresenta spesso la voce della ragione che aiuta Kevin a prendere le sue decisioni (nel decimo episodio, "The Unexpected", è coinvolto anche in una aggressione). La serie non ha avuto però il successo sperato ed è stata chiusa al termine della prima stagione.