recensione diMauro Giori
Gol! Il centravanti
Serie fra le più inconsistenti e noiose di tutta la produzione di fumetti pornografici, Gol! (senza esclamativo in copertina e noto anche come Gol. Il centravanti) è ambientata nel mondo del calcio, dove ovviamente tutti sono stalloni. L'intento è quello di sfruttare il rumore dei mondiali iniziati il mese successivo, ma scegliendo un'ambientazione di provincia più vicina alle esperienze quotidiane del lettore (nella fattispecie una squadra di Riccione, così tra un allenamento e l’altro i calciatori possono esibirsi in spiaggia e rimorchiare straniere in vacanza).
Se in questo mondo c’è un omosessuale, può al massimo essere un arbitro, ovviamente effeminato (carattere accentuato nella copertina dove è disegnato dinoccolato fino alla disarticolazione) e perdipiù corrotto: trucca infatti una partita in cambio di alcuni abiti (le checche, si sa, amano vestire bene…). Come non bastasse, oltre che “solo” arbitro e disonesto, l’uomo è pure tonto e si fa scoprire subito quando incontra un calciatore che gli piace e che cerca di portarsi a letto. Il disprezzo per il personaggio è massimo e dichiarato in coro da tutti al solo comparire in scena per la prima volta dell’arbitro negli spogliatoi: l’allenatore della squadra e due giocatori pensano rispettivamente: «Un’orecchia!», «Culattone!», «Pederasta!», esibendo tutti e tre sguardi di disprezzo. Poco prima il medesimo allenatore aveva contemplato gli stessi due calciatori allenarsi insieme e aveva esclamato: «Sono molto affiatati quei due… sono diventati proprio amici… è una gran bella cosa», giusto perché il lettore non confonda amicizia e complicità virile – che sono approvate – con l’omosessualità, o non si faccia venire perplessità in merito. Specchio dei tempi in cui ancora si poteva vendere al pubblico l’idea che il mondo del calcio fosse solo per uomini veri, nonché onesto e virtuoso, questo episodio permette di comprendere perché tutto sommato, al suo confronto, un fumetto (coevo) come Un gran bel portierone… che li parava tutti!, pur non proprio indimenticabile, meriti qualche apprezzamento.