recensione diGiovanni Dall'Orto
Voglie diverse [1889-1893] di un pioniere coraggioso ma... vittoriano
Tormentata autobiografia "intima" d'un letterato vittoriano, del 1889-1893 ma edita postuma, che cerca di spiegare a se stesso ed alla società le "ragioni" della sua diversità, ed esprime il suo ideale di "amore cameratesco" fra due uomini (possibilmente di classe sociale diversa: il maschiaccio a Symonds piaceva incolto).
Quest'ideale whitmaniano, Symonds cercò di realizzarlo, prudentemente, fuori dall'Inghilterra, dove egli era un rispettato letterato e un celebre studioso del Rinascimento italiano (oltre che... sposato!).
A questo scopo Symonds prima si spinse in Svizzera, e poi a Venezia, dove trovò il gondoliere Angelo Fusato, che divenne il suo factotum/amante per molti anni.
Il fatto che Symonds sovvenzionasse anche dopo la morte dell'amato la famiglia, numerosa e povera, di Angelo, indica che se non altro nel suo ideale amoroso fu sincero.
Ciononostante oggi fa un po' sorridere la scena in cui, dopo aver tanto desiderato Fusato, Symonds trova il coraggio d'invitarlo a casa sua, e il gondoliere inizia subito a spogliarsi... cosa che diserotizza il nostro, che cercava amore e romanticismo! Da un gondoliere che puntava ad "arrotondare" coi turisti froci? Che pretese!
È facile notare, oggi, le contraddizioni e goffaggini di Symonds, nella cui vita cozzano di continuo l'ideale amoroso astratto del ricco inglese, e la realtà concreta dei proletari che gli si prostituiscono per bisogno.
È facile, ma altrettanto facile è dimenticare che un diario come questo, così sincero, poteva costare la rovina completa e il carcere al suo autore, come accadde a Wilde, che al processo vide usare come capi d'accusa le lettere d'amore scritte a Douglas...
Contraddittorio o no, Symonds fu un uomo coraggioso, che si espose per la "liberazione omosessuale" molto di più di tutti i suoi connazionali dell'epoca (a parte Edward Carpenter) e soprattutto più di qualsiasi italiano suo contemporaneo...
Infine, il suo diario ci racconta luoghi, riti, e modi del "turismo sessuale", e della prostituzione dei proletari in Italia alla fine dell'Ottocento. Essendo una rarissima testimonianza di prima mano, ed essendo notevolmente sincera e dettagliata, è di notevole interesse per lo storico dell'omosessualità. E non solo.
Chi fosse interessato a questo personaggio, trova qui il sito monografico (in ottica gay) che Rictor Norton gli ha dedicato.