recensione diDaniele Cenci
Ecce omo
Laura Maragnani sprona uno dei fratelli maggiori del movimento omosessuale a tessere la storia dei suoi "primi cinquant'anni" intrecciandola con le battaglie per i diritti glbt dentro e fuori del Parlamento, e argina poi il fiume in piena dei ricordi del Grillino Parlante, ricomponendo un mosaico di incontri e di fatti che ne hanno segnato la presa di coscienza e la militanza.
Rabbia e nostalgia, voglia di libertà e riscatto, un germoglio che si fa strada tra il duro asfalto della repressione e della sessuofobia ("... l'omosessualità logora chi non ce l'ha. E soprattutto chi la nasconde"), in equilibrio precario tra trasgressione e voglia di 'normalità', col rischio di farsi omologare svendendo la propria identità.
E poi il rapporto complesso tra la capillare Arcigay - accusata di subordinazione nei confronti del PCI (e sue successive metamorfosi) - e i collettivi glbt più irriducibili, nel tentativo di dialogare con le istituzioni e i mass media per uscire dalla clandestinità, per bucare il muro di gomma delle tradizioni e delle convenienze sociali, per offrire immagini inedite delle omosessualità lontano dagli stereotipi di un'informazione 'deviata', per il riconoscimento dei rapporti d'amore tra persone dello stesso sesso, contro ogni discriminazione.